Fra il Largo Mazzi (con ingresso dal numero civico 4) e la via San Tommaso sorge un altro palazzo Arezzo esempio di abitazione patrizia ancora oggi in buono stato di conservazione.
Non si conosce realmente il periodo di costruzione né si hanno indicazioni precise se abbia avuto grandi cambiamenti nel tempo, oltre la sostituzione di parti di pavimenti molto consumati. Il balcone barocco nel contesto neoclassico porterebbe ad indicare che esisteva un’ala più vecchia o che alcuni elementi del barocco siano persistiti anche nell’ottocento.

La pianta è quadrangolare. Il portone principale su Largo dei Mazzi è affiancato da due finestre in muratura a vista protette da inferriate lisce, al piano superiore le tre finestre danno su un’unica balconata e si presentano sormontate da cornici piatte ai lati e triangolari al centro. A sinistra il palazzo costeggia una piccola galleria – sottopassaggio (via San Tommaso) che conduce al Corso XXV Aprile. Sulla facciata un unico balcone caratterizzato da sette mensole sagomate ed una ringhiera panciuta, l’unico elemento barocco nell’edificio neoclassico. All’interno di gran rilievo il salone decorato a motivi floreali, paesaggi e figure monocrome con al centro della volta scene mitologiche; la pavimentazione oramai consumata è in pietra pece e calcare intarsiato con rappresentato al centro un rosone, oltre a leoni alati e altre figure. Le volte sono con stucchi e le porte sono decorate ed hanno sopraporte dipinte. Lo stile decorativo è neoclassico con elementi
barocchi. Conserva mobili in stile Luigi XVI e dello scorso secolo. Presenta una cappella privata con porte decorate a tempera in azzurro, verde ed oro.

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