Proprio all’ingresso di Ibla, dal lato orientale della Panoramica del Parco, la chiesa del Santissimo (o del Signore) Trovato forse tra le più recenti della città storica essendo sorta fra il 1801 ed il 1807 per contribuzione spontanea della popolazione lieta perchè era stata ritrovata in quel sito (ora primo altare a destra) la sacra pisside con ostie consacrate rubate il primo marzo del 1801 nella chiesa di Sant’Antonino da un certo Cassarà forestiero a Ragusa che catturato e incarcerato moriva di lì a poco in prigione per la disperazione (così come diceva una canzone popolare).
Sorge a ridosso del ” muro bizantino” ed è di semplice fattura; presenta un portale delimitato da paraste che sostengono un frontone triangolare appoggiato su un cornicione; un secondo cornicione di poco più alto è la base di un finestrone delimitato anch’esso da paraste e volute. Un terzo livello conclusivo contiene un campaniletto non raggiungibile.
Ad unica navata, è spoglia all’interno; tra le paraste laterali segni di pittura con decorazioni a motivi analoghi a quelli della facciata. Oggi rimane solo la Cappella del ritrovamento che conserva le decorazioni.
L’ultimo restauro risale al 1988.