Fra edilizia minore e diroccata, alle spalle della chiesa degli Archi, sorge il palazzo Nifosì di
Canalazzi lungo la via Ioppolo nel tratto dove inizia la discesa Balate.
Preesistente al terremoto ci giunge così dalle varie fasi costruttive che si sono protratte dal XVI secolo sino all’inizio dell’attuale così come testimoniato sulla facciata e sulla seconda elevazione dalla data 1901.
Il palazzo sembra sia edificato su una parte del muro di difesa dell’antica città, in quella cinta di abitazioni con giardino che in allineamento si affacciano a mezzogiorno.
La pianta ad U racchiude un giardino che ruota attorno ad una fontana con putto e vasca in calcare. La parte posteriore è prospiciente il vallone Fiumicello.
Disposto su tre livelli presenta oggi stile neoclassico come si riscontra nella facciata dove si aprono ampi finestroni e balconate con cornici realizzate in pietra calcarea intagliata.
La pavimentazione interna è in pietra pece e al livello superiore vi si accede per mezzo di una scalinata anch’essa in pietra pece. Le volte della zona ottocentesca presentano stucchi e pitture murali.