Lungo la via Orfanotrofio, con ingresso principale al numero civico 23, sorge il palazzo del Barone Giampiccolo di Camerana che occupando quasi tre lati dell’isolato raggiunge sia via Santa Maria la Nova che il corso XXV Aprile dove esiste un altro ingresso minore. L’abitazione patrizia si presenta in buono stato di conservazione ed almeno nel perimetro è sicuramente preesistente al terremoto (si narra fosse adiacente all’ Ospedale dei SS.Cosma e Damiano distrutto e mai più ricostruito).

Pur presentando, modesti rimaneggiamenti si presenta particolarmente interessante. Dalla pianta trapezia l’edifico, in muratura tradizionale di pietra squadrata e con pareti intonacate si presenta con una facciata principale scandita da ricchi balconi (sette), mensole, timpani e capitelli in calcare scolpito e da un grande portone che si apre su un ampio androne pavimentato con lastre di pietra asfaltica. Attraverso una scala ad una rampa interrotta da tre ballatoi, di cui l’ultimo con una balaustra sormontata da vasi in pieno gusto neoclassico, si accede agli appartamenti.
Gli interni presentano saloni in successione riccamente decorati nei soffitti con motivi geometrici e floreali; le porte sono in legno laccato e con modanature in oro zecchino.

Le sopraporte dipinte ad olio presentano paesaggi e scene di caccia. I pavimenti originali, solo parzialmente sostituiti, sono in pietra pece. Le volte sono decorate con stucchi e pitture. Conserva gli arredi in stile dei secoli XVIII e XIX (alcuni sono in stile Liberty).
Nell’androne lo stemma di famiglia. Degna di nota una cappella decorata con marmi policromi e fregi in oro zecchino.

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